Pino Daniele... me so 'mbriacato 'e te!        

Pino Daniele ha voglia di libertà. L'ha sempre avuta in realtà e questa voglia lo ha guidato, in barba alle mode, alle tendenze e qualche volta anche alle classifiche, verso il cuore della musica, nel bene e nel male. Per amore della sua libertà adesso ha lasciato anche le major discografiche e ha aperto una sua etichetta, la Blue Drag e con questa piccola casa discografica indipendente ha deciso di affrontare un mercato musicale in enorme cambiamento con un nuovo lavoro, un album intitolato "La grande madre", con il quale si appresta ad andare in tour per tutta l'Italia, passando ovviamente per Roma, una prima volta il prossimo 6 aprile, una seconda volta il 15.
È stata una decisione presa per continuare il suo percorso, per produrre la sua musica e per avere la libertà di poterlo fare: "Il presidente della casa discografica sono io e quindi nell'artista Pino Daniele ci credo", ha detto con allegra ironia. Ed è con questa rinnovata voglia di musica, che Daniele si appresta a proporre dal vivo, come ha sempre fatto, la sua musica.
Lui è ancora il "chitarrista che canta" che il pubblico ha imparato ad amare molti anni fa, un musicista che nonostante ne abbia viste di tutti i colori, "ha voglia di sperimentare, un musicista che ha dentro di sé l'America, il rock, il jazz newyorkese e la canzone partenopea, il blues con le sonorità anni Settanta e Ottanta, che scrive in napoletano, italiano o inglese".
È stato sempre così, fin da quando alla fine degli anni Settanta ha iniziato a proporre al pubblico la sua idea di canzone, in bilico tra la terra delle sue radici e la terra promessa dei suoi sogni. Era in bilico tra un mondo e l'altro e questo suo essere "nero a metà" gli ha permesso non solo di scrivere canzoni che oggi fanno parte della storia della nostra canzone, ma anche di muoversi con intelligente saggezza tra la popolarità e la ricerca.
"In Italia oggi mi capita spesso di sentirmi pesce fuor d'acqua, non mi ritrovo in molti cambiamenti dei media e dello spettacolo. Non posso pensare di cominciare a scrivere musica per i telefonini o per le radio: non so neanche se qualcuno programmerà mai il mio nuovo singolo Melodramma. È una situazione in cui mi muovo con difficoltà, ma mi piace affrontare le sfide".
E una sfida è sicuramente questo suo nuovo tour, che lo vede in scena accanto a una band di grandissima qualità, composta da Omar Hakim alla batteria, Rachel Z al piano, Solomon Dorsey al basso e dall'ottimo Gianluca Podio alle tastiere, tutti pronti a seguire Daniele nelle strade del rock latino, del pop italiano, della musica afrocubana, come del blues, del funk e di molto altro ancora, tutto quello che fa parte dello straordinario universo di un musicista che ha attraversato per più di trent'anni il mondo dei suoni, seguendo soltanto il suo istinto, nel bene e nel male e che dal vivo ha sempre dato il meglio di sé.

Ernesto Assante

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Articolo aggiunto il 28/05/2014

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