Dopo
l'esibizione al Premio Tenco, nel 1989, iniziano per lui una serie
di problemi di salute che lo portano a varie e delicate operazioni
alle corde vocali.
Nel 1991 esce "Un uomo in blues" pubblicizzato
dal singolo "'O scarrafone". In seguito ad un cambiamento nel timbro
vocale, dovuto alle operazioni, esce alla fine del 1991 il bellissimo
"Sotto 'o sole", che presenta alcuni brani inediti, come "Quando",
la colonna sonora del film di Troisi "Pensavo fosse amore invece era
un calesse", e il riarrangiamento di brani precedenti. Nel 1993 pubblica
"Che Dio ti benedica", con il dialetto ridotto a poche parole ed un
esagerata componente melodica. Questo espediente gli fa però avere
fama al Nord Italia, dove era considerato solo da pochi. L'anno seguente
pubblica un album dal vivo "E sona mò", registrazione del concerto
tenuto a Cava dei Tirreni. Visto il grande successo, sotto questa nuova veste, nel 1995 esce "Non calpestare i fiori nel deserto",
dove, pur conservando la sua "Anima" originaria, regala al grande
pubblico canzoni scritte apposta per scalare le posizioni in
classifica. Mentre "Non calpestare i fiori nel deserto"
fa
riecheggiare ritmi afro-mediterranei, come gli stessi titoli delle
canzoni ci suggeriscono, il lavoro che segue, "Dimmi cosa succede
sulla terra", datato 1997, fa un breve ritorno alla terra madre, con
canzoni che cercano di trattare nuovamente i temi della sua città,
come "Canto do mar" cantata insieme agli Almanegretta. La qualità di
alcune canzoni, però, viene coperta dalle caratteristiche fortemente
commerciali dei singoli che vengono riproposti in continuazione
dalle radio. Nel 1998 esce "Yes I know my way", una raccolta dei suoi brani più belli, alcuni
ricantati, altri ripresi da precedenti registrazioni, perché, come lo
stesso Pino Daniele afferma "è difficile ricantare dopo vent'anni alcune
canzoni, pur se hanno la stessa attualità". L'album
vende circa 350.000 copie ed è subito in testa a tutte le classifiche.
Quello stesso anno Pino Daniele tiene un unico
concerto-evento
al San Paolo di Napoli. L'Africa
si fa sentire in modo persistente
e si traduce in un nuovo lavoro datato 1999, dal titolo "Come un gelato
all'equatore". Il suo stile blues è completamente scomparso, facendo
spazio a melodie mielosamente romantiche. Il carattere commerciale è
sempre più insistente
e la qualità non è più quella di una volta. La
ricerca di una nuova identità musicale lo porta verso ritmi sempre più
orientali. E' da questi orizzonti che fanno intravedere un nuovo modo
di pensare e di vivere, che nasce "Medina", nel 2000. L'intento di quest'album,
dichiarato dallo stesso autore, è quello di tornare alle origini del
suo sound: un intento concretizzatosi nella collaborazione con i 99 Posse.
Nonostante questo, però, i singoli più pubblicizzati hanno un'anima
palesemente commerciale.
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