Pino Daniele


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La festa di Pino Daniele & Friends
Fonte Repubblica

Il pubblico di Napoli lo attendeva da un anno.
I tre sold out al Palapartenope sui cinque concerti previsti (il 28, 29 e 30 dicembre e 4 e 5 gennaio) sono una prova.
Pino Daniele incanta per tre ore il pubblico della la sua città che, tra fedelissimi e neofiti occupa ogni poltrona disponibile, tra spalti e platea.
Per lo show inaugurale, si contano quasi quattromila persone, di tutte le età: vengono da tutta la Campania, ma anche da Puglia, Lucana, Lazio.
L'occasione, del resto è ghiotta: più che ad un semplice concerto, stanno ad assistere ad un "Pino Daniele & Friends", amici di vecchia data e nuovi, che sul palco duettano col padrone di casa.
Non manca nessuno: Joe Amoruso, Eugenio Bennato, Tullio De Piscopo, Teresa De Sio, Tony Esposito, Enzo Gragnaniello, Lina Sastri, James Senese, Rino Zurzolo, A67, Almamegretta e Clementino.
Sono annunciati uno per uno, dall'orchestrina di Angelo Picone, che alle 21:30 apre ufficialmente il concerto.
Mezz'ora di ritardo sulla tabella di marcia, poiché proprio i fan, arrivati in gran numero, hanno rallentato l'ingresso al Palapartenope.
Qualcuno si è presentato già nel primo pomeriggio, per assistere al primo sound check.
La coda iniziava addirittura dal cinema Med, tagliando trasversalmente viale dei Giochi del Mediterraneo e rallentando il traffico.
Le persone in attesa sono state incanalate dagli agenti della polizia municipale, senza tensioni ed eccessivi ingorghi.
Finalmente è tutto pronto: la folla saluta ogni ospite con un boato da stadio e attende impaziente il suo beniamino.
Si accendono i tre maxischermi dalla forma ondulata alle spalle del palcoscenico e il sipario si apre con la Nuova Compagnia di Canto Popolare che esegue "Tammurriata nera".
Poi, alle 21:43, finalmente arriva lui, Pino Daniele, accolto da un lungo applauso, sulle note di "Terra mia".
La sua scaletta prevede 39 brani, alcuni molto rari in un live, come "Il mare", del 1979 (che eseguirà con gli Osanna).
Un vero e proprio concerto omaggio ai fan di tutte le età.
Inizia il primo set: sul palco salgono Tullio De Piscopo e Rino Zurzolo per "Je so pazzo" ed "Che soddisfazione".
È poi la volta di una prima chicca, assieme a Lina Sastri.
L'artista intona infatti con Pino "O ssaje come fa 'o core", una poesia di Massimo Troisi, accompagnata da Gigi De Rienzo al basso e Antonio Onorato alla chitarra.
Non c'è un attimo di pausa.
Immediatamente dopo arrivano Tony Esposito alle percussioni ed Elisabetta Serio alle tastiere.
Pino sale e scende dal palco per introdurre i suoi compagni di musica.
Parla poco, ma con calore: "Era da anni che desideravo condividere con voi questo concerto speciale, con gli amici di una vita".
Qualcuno dalle file centrali grida "Pino grazie di esistere!", mentre parte l'intro di "Assaje".
Esposito esegue anche il suo evergreen "Calimba de luna", accompagnandosi con una speciale chitarra elettrica, che sulla cassa armonica ha anche un bonghetto.
E, dopo un primo freestyle con Clementino, il nuovo che avanza, è la volta di Jenny Sorrenti.
"Tanti anni fa - incomincia Pino - Quando iniziai a viaggiare con la mia chitarra, chiesi ad una giovane cantante di poterla seguire.
Ora è qui, ed è un piacere suonare con lei stasera".
Le luci si fanno soffuse per "Voglio di più".
Segue "Nessuno è più forte di chi non ha nulla".
Siamo quasi a metà concerto.
Un nuovo scossone scuote il Palapartenope quando si presenta James Senese con i Napoli Centrale.
Canta "Acquaiò l'acqua è fresca" (fuori scaletta) e duetta con Pino "Viecchie, mugliere, muorte 'e criature" e "Chi tene 'o mare".
È poi il momento del "prog" degli Osanna di Lino Vairetti.
Il suono di "Bourée" dei Jethro Tull dà il la a "L'uomo", per poi passare al "Il mare".
Torna poi sul palco in gilet rosso Tullio De Piscopo per uno "stand alone" con "Andamento lento" e un duetto, immediatamente successivo, con gli "A67".
E, dopo il segmento con Eugenio Bennato ("Lazzari felici" e "Ritmo di contrabbando") inizia una sessione speciale (quella che gran parte del pubblico dirà di aver apprezzato di più a fine concerto).
Sul palco convergono James Senese, Agostino Marangolo, Rosario Jermano alle percussioni, ed Ernesto Vitolo.
La formazione esegue "Musica musica" e "A me me piace 'o blues".
Gli spettatori non resistono: cantano, ballano sul posto, qualcuno sotto il palco si alza per esultare (il concerto è rigorosamente seduti).
E quando parte "Quanno chiove" si commuove e segue la melodia dalla prima all'ultima parola.
Sull'ultima strofa sale sul palco Teresa De Sio, che canta "Voglia 'e turnà".
L'ultima parte del concerto inizia sulle note di "Quando".
Al piano c'è Joe Amoruso.
Le sorprese non sono finite: "Siamo a un momento importante - dice Pino - Sta per venire una persona molto importante per me, con cui non ho mai eseguito un brano".
E sul palco sale suo fratello, il più piccolo della famiglia, Nello Daniele, per eseguire "Je sto vicino a te".
Iniziano gli ultimi set: Corrado e Marco Sfogli alla chitarra, Tony Cercola alle percussioni partono con "Appocundria", segue Enzo Gragnaniello con "Cu 'mme" e gli Almamegretta con "'O buono e o malamente".
Ritorna un emozionato Clementino sul palco per duettare con "Zio Pino" la sua hit "'O viento".
Il rapper, molto amato soprattutto dai teenager e non solo, regge molto bene il palco, anche se a fine esibizione confessa di "star ancora tremando", dopo un'esibizione del genere.
Manca solo un brano, quello del bis.
Il pubblico lo richiede a gran voce ed è accontentato.
Tutti gli artisti invitati tornano sul palco: il finale, ad effetto, è tutto a squarciagola, con quattromila voci che eseguono "Napule è".

Paolo De Luca







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