Trentacinque anni di carriera per dimostrare come uno scugnizzo napoletano possa suonare «o' blues» meglio di tanti bluesman Statunitensi pescati a caso nel Delta del Mississippi. Trentacinque anni in musica ben spesi, a giudicare dalla folla concerto di sabato al Gran Teatro Geox di Padova e, non in secondo piano, dalla musica proposta. Pino Daniele è un grandissimo musicista. Di quelli che pensano prima a suonare e comporre, poi a tutto il resto. E così davanti ad un Gran Teatro Geox sold out, il musicista napoletano ha costruito un live di grande compattezza, declinato a seconda delle anime della sua musica.
Il pubblico lo chiama fuori con cori da stadio “Pino Pino Pino”, lui esce alle 21.30 precise, camicia nera e pantaloni neri; a tracolla una Fender candida come i suoi capelli. Le prime canzoni sono solo chitarra e voce, ed ecco venir fuori la prima anima di Daniele, “Invece no”, “Amore senza fine” e “Quando”. Poi si aggiunge Gianluca Podio alle tastiere e il colore cambia ancora in “Se mi vuoi” e “Putesse essere allero”. Alla fine si aggiunge la batteria e tutta la band (e che band) e brani dell'ultimo album “Terra madre” come “Coffee time” e “'O fra” hanno il tiro jazz dei Weather Report. Su “A testa in giù” Pino Daniele, prende la parola per una rara volta per ringraziare il pubblico di essere venuto al concerto e “ringrazio anche questa straordinaria band, suonare in tour con musicisti di questo talento non mi era mai successo in carriera”. E presenta il batterista Omar Hakim, la pianista Rachel Z, e il bassista Solomon Dorsey. Altro set ed è il momento del piano e voce. Emozioni in testa per “Se tu fossi qui” e “Napule è”, cantata ad una solo voce dal pubblico (e pensare che è una canzone di “Terra mia”, anno 1977).
Poi si ritorna con la band, che tira fuori l'anima funky dalle canzoni del musicista, e si arriva ad una versione elettrica, quasi acida, di “Che male c'è”. Cambia ancora una volta l'anima del live e Daniele si siede su uno sgabellino mettendosi al collo la chitarra acustica. “I still love you” dell'ultimo album, il capolavoro “Je so' pazzo” e “Io per lei”, sembrano scritti lo stesso anno, ben vestiti di arrangiamenti blues. La scaletta ufficiale finisce con la sensuale “Che dio ti benedica”, i bis sono più elettrici: “Nun me scuccià” e “Niente è come prima”, annunciata con “questa è l'ultima che facciamo”. Due ore di concerto senza un attimo di pausa. Il pubblico è tutto in piedi, ma ascolterebbe il “nero a metà” ancora per molto.
Francesco Verni
Lista Commenti
Ancora nessun commento inserito per questo articolo.
Articolo aggiunto il 28/05/2014
28/05/2014 |
Nero a metà special edition |
Il 3 giugno esce Nero a metà Special Extended Edition (Universal Music Italia), lo storico terzo album di Pino Daniele: sono stati recuperati i nastri originali e rimasterizzati i 12 brani del cd. Inoltre dalle stesse registrazioni del 1980 sono stati tratti due brani inediti (di cui uno strumentale) e nove brani in versioni alternative e demo, che i fan potranno ascoltare per la prima volta. L'album sarà disponibile nei negozi, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. |
28/05/2014 |
Pino Daniele premiato ai Music Award |
Il 3 giugno tornano i MUSIC AWARDS, in scena per il secondo anno consecutivo a Roma presso “Il Centrale Live” – Foro Italico e in diretta in prima serata su Rai 1. Tra i premiati anche Pino Daniele. |
18/03/2014 |
Pino Deniele a Webnotte |
Una serata speciale, quella di Webnotte, online su Repubblica.it questa sera (18/03/2014) alle 21.30. Sì, perché protagonista tra le scrivanie della redazione di Repubblica sarà Pino Daniele, che con la sua band verrà a presentare la sua grande musica e a parlare dello straordinario evento che si terrà l'1 settembre all'Arena di Verona, un'unica serata in cui l'artista riproporrà uno dei suoi capolavori, Nero a metà. In esclusiva per Webnotte Daniele proporrà alcuni brani dal vivo. vedi qui la puntata di webnotte |
Questa pagina è stata visualizzata 146414 volte.